ossa di crita
Prima raccolta di poesia di Massimo Barilla, Mesogea edizioni, Marzo 2020. Illustrazioni di Aldo Zucco.
Raccolte e pubblicate per la prima volta, le poesie in dialetto reggino (con testo a fronte) sono come pietre di inciampo disseminate lungo un percorso più che ventennale di ricerca e di scrittura che attraversando il teatro giunge ai versi.
Piccole concrezioni dell’anima, nutrite di parole e visioni terragne, materiali e corporee, in cui sonorità e senso sono intimamente legati.
La musicalità non è solo scheletro di questo corpo di terra, ma si fa carne anch’essa, materia sonora vivente nei suoni bassi, nelle cadenze sghembe e dissonanti che chiedono voce per essere vive, per vibrare nella lingua dell’anima e della memoria: il dialetto.
Cogghiu supra ’sta strata,
chi munda
comu persica matura
a facci da muntagna,
petri
ianchi comu la peddi
nova
di la stati
chi veni a lu ’ntrasattu
Raccolgo su questa strada, / che sbuccia / come pesca matura / la faccia della montagna, / pietre / bianche come la pelle / nuova / dell’estate / che arriva all’improvviso




