“Paesaggi Teatrali”

Mana Chuma e Teatro delle Rane a Samo

 

Nell’ambito del progetto “Re_ThiNk Precacore. Idee di futuro per il borgo antico. Progetti e processi per innovare e valorizzare” curato da O_S(i)amoLAB, Mana Chuma e Teatro delle Rane realizzano l’azione “PAESAGGI TEATRALI. LUOGHI ALTRI PER IL TEATRO A PRECACORE”.
Sotto la direzione scientifica della prof.ssa Natalina Carrà dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, O_S(i)amoLAB è un laboratorio di attività e ricerca dedicato all’ideazione e realizzazione di pratiche ed eventi di rigenerazione nel territorio di Samo e Precacore.
L’idea è quella di una “comunità partecipante”: la comunità prende parte alla gestione dei processi che la riguardano, utilizzando i propri talenti e comprendendo meglio la propria diversità per dare forma al futuro che desidera vivere.

spettacoli

venerdì 30 agosto ore 21
Piazza Municipio /
Samo (RC)
Mana Chuma Teatro
Ossa di crita
Reading performativo
di e con Massimo Barilla
musiche originali Luigi Polimeni

 

Un invito alla conversazione, un incontro fra parole e musica. Una mescolanza fra poesie lette e cantate in un dialetto che trova le sue origini a Reggio Calabria, ed è radicato in una sorta di migrazione linguistica che passa dalla Sicilia alla Calabria attraversando lo Stretto di Messina. Le poesie in dialetto reggino raccolte e pubblicate per la prima volta in “Ossa di crita” (Mesogea Culture Mediterranee) sono come pietre di inciampo disseminate lungo un percorso più che ventennale di ricerca e di scrittura che attraversando il teatro giunge ai versi. Piccole concrezioni dell’anima, nutrite di parole e visioni terrigne, materiali e corporee, in cui sonorità e senso sono intimamente legati. La musicalità non è solo scheletro di questo corpo di terra, ma si fa carne anch’essa, materia sonora vivente nei suoni bassi, nelle cadenze sghembe e dissonanti che chiedono voce per essere vive, per vibrare nella lingua dell’anima e della memoria: il dialetto.

 

sabato 31 agosto ore 16:00
Teatro delle Rane
La ballata delle scope – parata per le vie di Samo
Esito del laboratorio

 

sabato 31 agosto ore 21
Piazza  Municipio / Samo (RC)
Mana Chuma Teatro
Searching for Hamlet  / primo studio
di Salvatore Arena e Massimo Barilla
con Stefania De Cola, Mariano Nieddu e Lorenzo Praticò
musiche originali di Luigi Polimeni
maestro assistente Chiara Rinciari
scene di Aldo Zucco
produzione nuova Mana Chuma Teatro

Una sfida: rimettere in scena l’Amleto, come estremo tentativo di salvezza. Il linguaggio di William Shakespeare reincarnato sui corpi di Ethan, Michael e Sarah, saltimbanchi girovaghi, un tempo attori, alla ricerca di un pubblico che non trovano mai, perché arrivano sempre prima o dopo. Tre attori che frequentavano i grandi palcoscenici, mentre ora ad accoglierli c’è solo il silenzio di un bosco, quasi a nascondersi dalla memoria del fuoco, dalla tragedia di quel giorno in cui il teatro ha preso fuoco senza dare scampo a nessuno, tranne a loro tre, mutilati ma vivi. Dentro questa notte di prove in cui tutto si svolge, la nostalgia del dramma shakespeariano si sovrappone alla commedia portandoli a un’ulteriore scoperta. L’ultima, inaspettata. Il giallo si tinge di morte e di un amore tradito.

 

laboratori

 

venerdì 30 agosto e sabato 31 agosto
ore 15:30 (venerdì) – ore 9:30 (sabato)

Oratorio / Samo (RC)
La ballata delle scope
Laboratorio di teatro di figura a cura del Teatro delle Rane per ragazzi tra i 6 e i 14 anni

“La ballata delle scope” è un laboratorio di teatro di figura. Ogni partecipante porterà con sé una scopa risignificandola e facendola diventare corpo depositario di memorie di racconti di storie, ascoltando il luogo e sentendo il paesaggio. I personaggi che ne verranno fuori, accompagnati da suonatori tradizionali, realizzeranno una ballata per le vie di Samo, invitando chiunque incontrano a danzare con loro.

 

sabato 31 agosto ore 10:00
Oratorio / Samo (RC)
Racconti di comunità
Laboratorio di drammaturgia a cura di Mana Chuma Teatro (dai 16 anni in su)

Racconti di comunità pone al centro del percorso laboratoriale il tema della condivisione del proprio vissuto e della memoria comune, sia nella sua accezione più personale che in quella collettiva. La definizione comune ha il duplice significato di ordinario, in quanto la memoria di tutti noi è in sé un valore drammaturgicamente interessante, ma anche il valore di collettivo, di appartenente alla comunità, alla creazione di un sentimento e di un immaginario collettivo.