Mana Chuma ritorna a Lecce

Due serate organizzate all’interno della programmazione estiva della rassegna “Teatri a Sud”, ideata e promossa da Astràgali Teatro con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Puglia e con la collaborazione del Comune di San Cesario di Lecce.

ore 21.30
Distilleria De Giorgi
Via Ferrovia 73
San Cesario di Lecce (LE)

ingresso gratuito

 

venerdì 6 settembre
Quanto resta della notte
di e con Salvatore Arena

Il testo nasce dalla necessità di andare oltre la notte per immaginare un tempo dedicato all’amore, per vivere la malattia come guarigione, la morte della madre come riavvicinamento di un figlio alla vita. Un atto d’amore dunque. “Mi piacerebbe mangiare un gelato al limone, disse mia madre. Le tre di notte e tutto chiuso. Un figlio torna a casa dopo tanto e lui che fa? Che fa? Disse mia madre. Va di notte a cercare un gelato fatto di limone, per sua madre”.

La storia è un susseguirsi di ricordi, che risvegliano nel cuore del protagonista, Pietro, la verità nascosta. Migliaia di parole collocate nell’arco quotidiano di tre giorni, una via crucis, una madre che va spegnendosi perché rinasca il figlio, come a partorirlo due volte a questo mondo. Un attore, in scena, immobile su una sedia, ancorato, vincolato al racconto, inchiodato, costretto in quello spazio e in quel tempo a non distogliere il corpo da ciò che gli accade dentro, senza alcuna via di fuga.

Foto di Marco Costantino

sabato 7 settembre
Parole come onde
con Massimo Barilla, Elizabeth Grech e Salvatore Arena
musiche originali di Luigi Polimeni

Un viaggio attraverso le lingue del Mediterraneo e del mondo.
Le parole infatti vanno e vengono, si trasformano, si innestano, s’intrecciano, s’integrano e raccontano un patrimonio comune che solo la poesia può valorizzare fino in fondo.
Questo progetto vuole avviare un percorso performativo e letterario creando uno spazio per il dialogo e la contaminazione poetica nei territori attraversati da Mana Chuma, tramite la progettazione di specifici eventi multilingue, che ospitino ad ogni scalo poeti di lingue diverse. Con letture in calabrese, italiano, francese, inglese, maltese e arabo a cura di Massimo Barilla ed Elizabeth Grech, in conversazione con le musiche originali di Luigi Polimeni, e la proiezione degli scatti di Elizabeth Grech.

 

Foto di Augustin Le Gall