È online l’intervista che la poetessa maltese e responsabile della comunicazione, relazioni internazionali e traduzione di Mana Chuma Teatro, Elizabeth Grech, ha concesso ad Antenni suspettużi, il podcast settimanale di PEN Malta condotto dal giornalista Karl Schembri.
PEN Malta è la sezione maltese della celebre associazione in difesa dei diritti di giornalisti e degli scrittori. Fondata a Londra nel 1921, PEN è oggi attiva in oltre 100 Paesi in tutti e cinque continenti, con 147 centri che sostengono la libertà del pensiero all’interno di ogni nazione e tra tutte le nazioni.
Oggi più che mai la libertà di espressione è minacciata e PEN International lavora per proteggere, ospitare e reinsediare gli scrittori a rischio.
Fondata nel 2021, PEN Malta nasce dopo l’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, considerato un punto di non ritorno nell’attacco alla libertà di stampa ed espressione nell’isola del Mediterraneo.
Antenni Suspettużi (in italiano “Antenne sospettose”) è il podcast di PEN Malta, realizzato dal giornalista Karl Schembri, con la collaborazione di Clare Azzoppardi alle ricerche. Disponibile da agosto 2023 su Youtube e sulle principali piattaforme di podcast, diffuso ogni martedì, è dedicato agli autori e ai poeti maltesi che non appaiono frequentemente sulle testate mainstream dell’isola.
In Antenni Suspettużi gli incontri con gli autori non sono incentrati esclusivamente sulle loro opere ma anche sulle loro posizioni politiche, sui fatti del giorno di politica interna e internazionale, sui grandi temi di attualità.
Nel settimo episodio di Antenni Suspettużi, Elizabeth Grech parla del suo libro Bejn baħar u baħar e del processo che l’ha portata a comporre questa raccolta di poesie in cui scrive, prima di tutto, come donna.
Parla di come vede Malta da lontano, del suo attivismo con artisti e autori del Mediterraneo e del suo lavoro con la compagnia teatrale reggina Mana Chuma Teatro.
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