Celebrare le potenti voci delle donne maltesi e sottolinea la lotta storica per la ‘libertà dell’essenza femminile’.
“La poesia come arte insurrezionale” amava dire il poeta beat americano Lawrence Ferlinghetti – è anche il titolo di uno dei suoi libri di poesia. La poesia – e l’arte – come atto di resistenza potremmo dire di “The Feminine Voice of Malta (il-Leħen Femminili ta’ Malta)”, raccolta appena pubblicata da IHRAM – International Human Rights Art Movement a New York.
Il-Leħen Femminili ta’ Malta raccoglie le esperienze crude e toccanti delle donne maltesi nel corso della storia, pubblicate nel bel mezzo di una svolta culturale cruciale. Questa raccolta svela gli atti sottili e manifesti di discriminazione, le aspettative della società legate alla tradizione, alla religione e alla politica, e la profonda forza delle donne che rifiutano di essere messe a tacere. Allo stesso tempo, però, ogni poesia, ogni racconto, ogni traduzione, ogni opera d’arte – ogni leħen (voce in maltese) – è una testimonianza dello spirito resistente delle donne maltesi che rifiutano di essere messe a tacere.
Tra le voci presenti in “The Feminine Voice of Malta” troviamo anche quella di Elizabeth Grech, poeta, traduttrice, e responsabile della comunicazione e le relazioni internazionali di Mana Chuma Teatro.
Tradotta dal maltese da Irene Mangion, la sua poesia “Musbieħ il-Lejl / Firefly” è un atto contro la violenza non solo verbale, ma anche un’esaltazione dello spirito di ogni donna che, nonostante tutto, non può essere spento.
“…my broken body
Rises again
On a long stretch
Of cotton-white cloud”.
“…il mio corpo appassito
rinascerà
sulla distesa
di una nuvola bianca.” (traduzione di Massimo Barilla).
Informazioni su IHRAM:
Il Movimento Internazionale d’Arte per i Diritti Umani è stato fondato dall’artista-attivista Tom Block e la sua passion per usare la creatività come modo per stimolare un cambiamento sociale positivo. https://humanrightsartmovement.org/