Come un granello di sabbia, recensione di Tommaso Chimenti

“COME UN GRANELLO DI SABBIA”: 36 ANNI URLANDO LA PROPRIA INNOCENZA recensione di Tommaso Chimenti Bencini per Recensito, all’interno del #FestivalDeiDueMari promosso dal Teatro dei due Mari

Estratti:
“Come un granello di sabbia” (arrivato ad oltre 100 repliche, vincitore di In-box ’16 e Premio ANCT ’19) di Massimo Barilla (anche poeta di valore) e Salvatore Arena con sulla scena quest’ultimo appassionato, che si dona impegnato e veemente, non è la semplice ricostruzione del caso cronologico degli eventi, che comunque avrebbe avuto una valenza positiva per far conoscere la storia incredibile di Gulotta, ma ci porta dentro i pensieri del protagonista, il suo intimo, le sue paure. (…)”

“Sono giorni di scirocco, la temperatura non scende sotto i trenta gradi, l’Etna continua a gorgogliare rosso. Arena sale le scale in ferro e il rumore è quello classico delle porte che si chiudono e sbattono in carcere alle tue spalle, delle chiavi che girano e serrano il mondo là fuori con quello dentro. Un uomo solo sul palco come era un uomo solo Gulotta contro questa macchina che lo schiacciava a terra impotente. Il respiro è affannato. Comincia chiedendo alla platea: “Come si conta l’aria?” e lì, in quel preciso momento, ci sentiamo chiamati in causa, complici e giudici, come una giuria popolare che si è voltata dall’altra parte.”