Giornata mondiale del teatro – 27 marzo 2023

La Giornata Mondiale del Teatro è stata istituita dall’International Theatre Institute e da esperti dell’UNESCO, e celebrata per la prima volta il 27 Marzo 1962. Da quel giorno, ogni anno, in tutto il mondo viene ricordata.

Per questo particolare giorno, viene chiesto, di anno in anno, ad una personalità sempre diversa, di scrivere un messaggio sul teatro e sulla cultura della pace.

Per il messaggio del 2023 è stata scelta l’attrice Egiziana Samiha AYOUB.
Questo messaggio sarà letto nei teatri, nelle scuole, nelle biblioteche, nei luoghi di cultura in tutto il mondo.

“Vi parlo oggi, non così per parlare, e nemmeno per celebrare il padre di tutte le arti, il “teatro”, nella sua giornata mondiale. Vi invito piuttosto a stare insieme, tutti noi, mano nella mano, spalla a spalla, per gridare a squarciagola, come siamo abituati a fare sui palcoscenici dei nostri teatri, per far uscire le nostre parole, per risvegliare la coscienza del mondo, per cercare dentro di noi l’essenza perduta dell’umanità (…)

(…) Abbiamo la capacità di diffondere la vita. Diffondiamola insieme per il bene di un unico mondo e di un’unica umanità.”

Messaggio intero di Samiha AYOUB

Biografia
Attrice egiziana, nata nel quartiere Shubra del Cairo. Si è diplomata all’Istituto superiore di arti drammatiche nel 1953, dove ha seguito l’insegnamento del drammaturgo Zaki Tulaimat. Nel corso della sua carriera artistica ha recitato in circa 170 opere teatrali, tra cui Raba’a Al-Adawiya, Sekkat Al-Salamah, Blood on the Curtains of the Kaaba, Agha Memnon, Il Cerchio di Gesso del Caucaso. Sebbene abbia lavorato soprattutto nel mondo del teatro, ha interpretato molti ruoli anche nel cinema e in televisione. Nel cinema si è distinta per diversi film, tra cui The Land of Hypocrisy, The Dawn of Islam, With Happiness, Among the Ruins. E in televisione ha presentato molte opere importanti, tra cui Stray Light, Time for Rose, Amira ad Abdeen, Al-Masrawiya. Ha ricevuto molte onorificenze da diversi presidenti, tra cui Gamal Abdel Nasser e Anwar Sadat, e dal Presidente siriano Hafez al-Assad e dal Presidente francese Giscard d’Estaing.

Traduzione di: Roberta Quarta, Centro Italiano ITI