Stretto di Carta, Dario Tommasello

Ossa di crita” di Massimo Barilla è stato inserito, accanto a prestigiosi opere e scrittori, nella mappa letteraria dello Stretto di Messina costruita da Dario Tomasello, nel suo volume “Stretto di carta“. Guida letteraria di una regione di confine appena pubblicato nella collana Le città di carta presso Il Palindromo editore.

Sul volume di Massimo Barilla, Tomasello si sofferma in particolare in alcune pagine del capitolo Case basse, sottolineando l’ascendenza darrighiana di alcuni componimenti della raccolta di Barilla, citati quasi integralmente nel testo.

“Stretto di carta” è la guida letteraria di una regione di confine e di confluenza tra due mari e tra due mondi, quello insulare e quello “continentale”. Lo Stretto è un luogo votato alla difformità, alla mutevolezza, all’inarrestabile transito, al disastro (il devastante terremoto del 1908) e alla rifondazione, in un infinito incedere, tra Occidente e Oriente, tra settentrione e meridione del mondo. È possibile riconoscere dei tratti unici, molteplici e cangianti, nel ricco e controverso repertorio letterario costituito dalle opere di numerosi scrittori che hanno reso assoluta protagonista quest’area di congiunzione tra Sicilia e Calabria: da Pascoli, Quasimodo e Cattafi a D’Arrigo, Bufalino e Consolo fino ai contemporanei.

Il volume contiene in allegato la “Mappa letteraria dello Stretto” in cui “Ossa di crita” è segnalato sulla costa calabrese, con il verso Petri ianchi comu la peddi tratto da Jornu primuntinu.

Aquistare

Massimo Barilla